Il 1° aprile u.s. è stato finalmente reso operativo l’Accordo Collettivo Nazionale, firmato da INPS e OOSS in data 11 ottobre 2022, per il conferimento di incarichi professionali a medici, finalizzati ad assicurare il presidio delle funzioni relative all’invalidità civile e a tutte le attività medico-legali in materia previdenziale e assistenziale affidate all’INPS.

Purtroppo nonostante i lunghi tempi di attivazione, ben oltre quelli previsti dall’Accordo siglato, dobbiamo rendere note – dichiara Alfredo Petrone, Segretario Nazionale del Settore FIMMG-INPS – inadempienze contrattuali, una intollerabile disorganizzazione e una inutile rigidità del servizio nell’articolazione dell’impegno orario settimanale da parte dell’Istituto che sta mettendo in difficoltà i Centri Medico Legali, in particolare per le commissioni pomeridiane e per le attività esterne, come le operazioni peritali e le visite domiciliari ai cittadini intrasportabili, il tutto a danno della fascia più debole della popolazione.

L’Inps è ad oggi inadempiente in merito al pagamento del compenso mensile ai medici che, ai sensi dell’art. 25 dell’ACN, deve essere pagato entro il giorno 15 del mese successivo a quello di competenza. A nostro parere è ingiustificabile e surreale che l’Istituto, solo il 21 maggio u.s. con messaggio del Direttore Generale e a fronte di un ACN firmato in data 11.10.2022, abbia informato i medici della necessità di ricevere fattura, diversamente da quanto previsto per tutti gli altri ACN esistenti, per procedere ai pagamenti. Fattura alla quale, al momento, non sembra previsto peraltro poter fornire il dato riferito ai rimborsi chilometrici dovuti all’attività professionale del singolo professionista legata indissolubilmente ai servizi esterni effettuati tramite spostamenti con la propria vettura.

Ad oggi i medici convenzionati INPS non hanno ancora una data certa in merito ai compensi del mese di aprile, ma hanno la piena consapevolezza che in assenza di un cambio di procedure in tema di pagamenti, l’Istituto sarà sempre inadempiente rispetto a quanto previsto dall’ Accordo Collettivo Nazionale.

Riteniamo inaccettabile il comportamento della Amministrazione che, dopo aver escluso le Organizzazioni rappresentative dei Medici convenzionati dagli incontri con il neo Presidente e il neo Direttore Generale, non è in grado ancora di rispettare l’accordo siglato da tempo, non solo per i compensi, ma anche per esempio in tema di lavoro agile e di riscossione delle deleghe sindacali per le quali siamo ancora in attesa di stipulare una convenzione con le modalità di trattenute.

In assenza di un immediato confronto con l’Amministrazione sulle numerose criticità riguardanti la posizione di questi professionisti, il Settore FIMMG INPS in qualità di OS firmataria e maggiormente rappresentativa è pronto ad avviare, come già comunicato all’Istituto, una dura “lotta sindacale” proclamando lo stato di agitazione e più giorni di sciopero nazionale che, purtroppo, graveranno ulteriormente sulla già copiosa giacenza in tema di accertamenti medico-legali. Non è più rinviabile la convocazione urgente di un Tavolo tecnico volto alla risoluzione di tutte le problematiche già più volte evidenziate.

Dopo un lungo percorso che ha portato a dare stabilità di incarico ai medici in servizio presso l’INPS per oltre un decennio – conclude Alfredo Petrone – diviene davvero insopportabile assistere a tale disorganizzazione che danneggia non solo il servizio socio assistenziale al Paese ma anche i professionisti medici assolutamente indispensabili ad un Istituto che si avvia a diventare l’Unico Ente Accertatore in tema di Disabilità e che ad oggi, per quel che compete le garanzie contrattuali dovute al comparto professionale medico convenzionato, non appare pronto a raccogliere questa sfida.

Scarica il comunicato Stampa Fimmg_INPS

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